Criteri di distribuzione delle risorse
Per l’assegnazione delle risorse finanziarie e strutturali volte a incentivare la ricerca, la didattica e la terza missione, il Dipartimento opera dal 2021 con diversi strumenti, finalizzati ad assicurare la pubblicità, la trasparenza e la premialità nell’assegnazione dei fondi dipartimentali volta per volta stanziati e di quelli provenienti dall’Ateneo:
1. La Commissione risorse e sviluppo (CRS), che opera sulla base delle esigenze didattiche, di ricerca e di terza missione del Dipartimento e delle aree scientifico-didattiche di cui è espressione.
2. La Commissione per la Valutazione della Ricerca (CVR).
3. La realizzazione di bandi competitivi interni a cadenza annuale, sulla base delle risorse proprie del Dipartimento, per la distribuzione di fondi dedicati alle pubblicazioni e alle traduzioni per incrementare le pubblicazioni su riviste internazionali e le monografie pubblicate presso editori qualificati di caratura nazionale e internazionale.
4. La realizzazione di bandi competitivi interni a cadenza annuale, su fondi di Ateneo, dedicati campagne di scavo e operative (surveys, indagini geofisiche, rilievi, carotaggi e procedure di restauro e trattamento dei materiali da scavo, lì dove previsto nell’ambito dello specifico accordo di collaborazione) finalizzate alla ricerca scientifica e valorizzazione del sito archeologico nel suo contesto e dei relativi materiali.
5. La realizzazione di bandi competitivi interni a cadenza annuale, sulla base di risorse proprie del Dipartimento, per l’assegnazione di fondi per le attività dei Centri di ricerca incardinati nel DSPFS e vincolati alla valutazione delle attività precedentemente svolte, alla pubblicità delle stesse, alla programmazione di quelle future.
6. La realizzazione di bandi competitivi interni per l’assegnazione delle risorse stanziate dall’Ateneo a fini di ricerca e terza missione. Tali bandi sono pensati per incrementare:
a. il personale attivo nella ricerca;
b. la partecipazione a bandi competitivi di qualsiasi livello (di Ateneo, nazionali e internazionali);
c. i progetti in materia di sostenibilità, salvaguardia del patrimonio culturale e naturale del territorio e di genere, in linea con gli obiettivi del PSA;
d. le risorse infrastrutturali per i laboratori e per i centri di ricerca presenti nel Dipartimento.
7. La stabile ripartizione di fondi volti a sostenere le attività formative dei CdS (Contributi per la Didattica), sulla base di criteri quali la numerosità e l’internazionalizzazione.
8. Incremento di risorse di personale tese ad aumentare la produttività e la qualità della ricerca.
Tutto ciò è coerente con gli obiettivi di crescita reputazionale (nazionale e internazionale), nonché con l’obiettivo di entrare nella graduatoria dei Dipartimenti di eccellenza che il DSPFS si è dato.
Modalità di distribuzione interna delle risorse di personale docente
Il Dipartimento impegna le proprie risorse per far fronte alle tre missioni affidate ai membri della comunità accademica: la ricerca, la didattica e la valorizzazione delle conoscenze a servizio della società. Sotto questo profilo il Dipartimento mira a mantenere e, ove possibile, rafforzare quei SSD che, a motivo anche dei pensionamenti, rischiano di rimanere indeboliti o addirittura privi di afferenti, con particolare urgenza e priorità riguardo ai settori che risultano di base e caratterizzanti dei CdS attivati e tenendo anche conto di eventuali sovraccarichi didattici; allo stesso tempo, tale criterio orientativo della politica di sviluppo e reclutamento del DSPFS è controbilanciato dall’intenzione di rafforzare quei SSD che rappresentano una eccellenza, documentata sulla base della VQR e di altri indicatori (tra cui il finanziamento di progetti nazionali e internazionali: PRIN, ERC, etc.), incrementando, sulla base di tale esigenza, l’offerta formativa e colmando lacune di SSD attualmente privi di docenti afferenti o non reperibili in Ateneo.
Gli orientamenti appena menzionati vengono perseguiti reclutando ricercatori e ricercatrici che godano di un comprovato credito scientifico (attestato da pubblicazioni, borse di ricerca, valutazioni indipendenti) e dunque di reputy nazionale e internazionale. Si tratta di un criterio cruciale, giacché Il DSPFS concepisce infatti il reclutamento come risorsa per:
1. Rafforzare strategicamente le aree e i SSD già presenti, sia sotto il profilo didattico che scientifico;
2. Incrementare il numero di aree e SSD presenti, laddove siano di rilevanza strategica (rispondendo, ad esempio, alle esigenze espresse dai grandi temi al centro dell’agenza nazionale e internazionale) e/o in linea con gli orientamenti di ricerca più aggiornati del settore disciplinare di riferimento (cfr. l’obiettivo operativo del PSA R.1.03);
3. Aumentare la competitività del Dipartimento ai fini dell’accesso ai finanziamenti nazionali e internazionali, migliorando la sua posizione nei rankings nazionali e internazionali (cfr. l’indicatore del PSA R.1.04);
4. Accrescere l’attrattività dell’ambiente di ricerca in piena convergenza con l’obiettivo operativo del PSA R.1.09 (e il relativo indicatore R.1.09.1 Provenienza docenti neo assunti).
In particolare, nella riunione dell’8 marzo 2022, la CRS ha stabilito, per il reclutamento di RtdA e RtdB:
a) esigenze riconducibili all’Offerta formativa (sostenibilità dell’esistente e suo ampliamento);
b) strategie di sviluppo delle linee di ricerca del Dipartimento.
Per la programmazione interna di procedure di prima fascia, la valutazione interna dovrà riguardare la perfomance dei professori associati del Dipartimento in possesso dell’abilitazione nazionale alla prima fascia, secondo lo schema seguente:
a) qualità della ricerca scientifica, sulla base di parametri adottati dalla comunità scientifica nazionale e internazionale;
b) attrattività di finanziamenti (nazionali, internazionali e di Ateneo);
c) impegno sul piano istituzionale sia di Dipartimento che di Ateneo;
d) impegno didattico (moduli e numero di esami negli ultimi 3 anni);
e) numero (inversamente proporzionale) di professori di prima fascia presenti nel settore;
f) attività di terza missione (eventi, mostre, multimedialità, scavi etc.).
Modalità di distribuzione interna delle risorse per il personale TAB
Il Dipartimento, conformemente al regolamento di Ateneo per l’affidamento di incarichi aggiuntivi al personale TAB, prevede la distribuzione di compensi economici assegnati al personale tecnico-amministrativo in base a opportuni criteri valutativi relativi alle prestazioni e ai risultati conseguiti:
1. Mappatura delle azioni (svolte dai singoli sulla base di un modello predisposto).
2. Performance comportamentale (orientamento al servizio, efficienza delle prestazioni, capacità di collaborazione) e Performance dei risultati saranno valutate da una commissione composta da: direttrice, vicedirettore, segretaria amministrativa e un/una docente coinvolto/a in molteplici attività (didattica, ricerca, terza missione).
3. Periodicità: semestrale.
4. L’incentivo verrà corrisposto una volta l’anno a ottobre.