Circeo, ritrovati i resti di uomini di Neanderthal nella Grotta Guattari

Ricerche sistematiche della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina in collaborazione con l’Università degli studi di Roma “Tor Vergata” (Prof. M. F. Rolfo), iniziate nell’ottobre del 2019, hanno raggiunto un risultato di risonanza internazionale: in una tana di iena delle caverne insieme a migliaia di resti faunistici sono state rinvenute alcune decine di reperti fossili umani dell’uomo di Neanderthal.

Le ricerche, per la prima volta, hanno riguardato parti della Grotta mai studiate e in queste aree sono stati rinvenuti diversi resti umani, tra cui una calotta cranica in ottimo stato di conservazione. Le indagini hanno restituito migliaia di reperti ossei animali appartenenti ad una tana di iena delle caverne datata a circa 63 mila anni fa. Gli scavi estesi all’area esterna della grotta hanno indagato una paleosuperficie di frequentazione umana databile a circa 100 mila anni fa e che testimonia i momenti di vita dell’uomo di Neanderthal all’esterno della grotta.

I dati emersi dagli scavi permetteranno la ricostruzione del quadro faunistico, ambientale e climatico del Circeo e della pianura pontina nell’arco di tempo tra i 100 e i 60 mila anni fa nel quale collocare i due attori principali: l’uomo di Neanderthal e la iena delle caverne.

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