Proiezione del film “INFERRU” (2019) di Daniele Atzeni

Inferru, ex zona mineraria del Sulcis-Iglesiente in Sardegna. Seconda metà del Novecento. Mentre sta minando una galleria, un anziano minatore viene travolto da una frana. Sospeso fra la vita e la morte, l’uomo inizia allora a raccontare. Il suo pensiero genera immagini e le immagini richiamano a loro volta suoni. Ma insieme alle barriere fra immagine e suono anche i confini fra il proprio Io e quello degli Altri, si fanno subito tenui. Appaiono così davanti allo spettatore, paesaggi, forme, corpi, lacerti di vita, che appartengono al passato, al presente e ad un immaginario futuro non solo del narratore, ma anche di tutti i minatori del Sulcis Iglesiente. E’ il ritratto del mondo di Inferru, del mondo dei minatori sardi in un osmosi assoluta che diventa alla fine riconoscimento del Sé come comunità. Grazie a un incredibile lavoro sul footage ed insieme sulla parola, Atzeni intreccia fra loro mute (o ammutolite) immagini d’archivio e una colonna sonora in cui suoni, fruscii e silenzi si avvincono con forza al flauto magico di un lungo monologo poetico, proponendo al contempo un modo nuovo ed efficace di raccontare il lavoro.
Premio “ROBERTO GAVIOLI” come migliore documentario sul mondo dell’industria e del lavoro  (2020) e BEST FILM al Beijing International Short Film Festival (2020).