I laboratori culturali della fede.
La produzione di cultura religiosa popolare in Italia dall’Unità al miracolo economico

– Membri dei Dipartimento coinvolti e loro responsabilità scientifica

Tommaso Caliò (responsabile di Unità di Ricerca locale)

– Ente finanziatore e bando di riferimento

Ministero dell’Università e Ricerca – Bando PRIN 2020

– Altri enti coinvolti

Università degli Studi di Torino; Università “Ca’ Foscari” di Venezia

– Durata

Triennale (maggio 2022-2025)

Breve descrizione del progetto

Il progetto intende studiare su un lungo periodo, dall’ultima fase del processo di unità nazionale italiano fino al “miracolo” economico (1860-1960), l’evoluzione delle forme di produzione della cultura religiosa per un pubblico ampio, con l’intento di istruire, educare, delineare modelli, guidare i comportamenti sociali e politici. Si intende studiare dall’interno i laboratori e le industrie culturali religiose che hanno dimostrato una più efficace capacità di penetrare in tutti gli strati della società attraverso la creazione di narrazioni innovative e l’uso di media diversificati.
Si tratta di ordini religiosi cattolici impegnati nella diffusione della “buona stampa”; associazioni laicali votate all’educazione dei più giovani; chiese espressione delle minoranze cristiane operanti in Italia promotrici di attività editoriali di carattere popolare. Laboratori culturali che nel corso di un secolo hanno ampliato la propria presenza nella sfera pubblica sfruttando le forme comunicative e le innovazioni tecnologiche: dall’affermazione della stampa periodica al feuilleton, dal romanzo d’avventura al fumetto, dalla diffusione della fotografia al cinema, dal settimanale illustrato al fotoromanzo, dalla radio alla televisione.
La ricerca vuole rispondere ad alcune questioni storiografiche di ampio respiro:

  1. il funzionamento dei laboratori culturali di natura o ispirazione religiosa;
  2. i sistemi narrativi caratterizzanti questi prodotti e la loro attitudine a formare canoni comportamentali capaci di plasmare in profondità la società e le coscienze;
  3. le modalità di diffusione e di ricezione di questa enorme produzione culturale;
  4. la circolazione transnazionale di modelli organizzativi e proposte educative rilevabile nei prodotti e nei produttori della cultura popolare cristiana in Italia.